X-Git-Url: https://git.danix.xyz/?a=blobdiff_plain;f=content%2Farticles%2Fle-email-queste-sconosciute.md;h=bfae413a27b81a25fff1d6302f996bc39f3310c3;hb=775a789e38e767b57b5fbf4c40e554f2d899e828;hp=459b89a67ba4030f1bfb405ec8ac4ad7b7b52bb1;hpb=4f1ca33d7ac73bb989f9a1d174dbd9a95148f700;p=danix.xyz.git diff --git a/content/articles/le-email-queste-sconosciute.md b/content/articles/le-email-queste-sconosciute.md index 459b89a..bfae413 100644 --- a/content/articles/le-email-queste-sconosciute.md +++ b/content/articles/le-email-queste-sconosciute.md @@ -19,7 +19,7 @@ Prendo spunto da un simpatico quanto tristemente reale [articolo pubblicato][1] -{{< figure src="http://danixland.net/wordpress/wp-content/uploads/2010/11/email-at1-300x211.gif" class="align-left" >}} +{{< figure src="/uploads/2010/11/email-at1-300x211.gif" class="align-left" >}} Già vi immagino, voi fedeli (3) lettori, subito pronti a dire: "_ma cosa vorrai mai insegnarci sulle email che già non sappiamo?_" beh, iniziamo dalla prima cosa che colpisce l'occhio di chi riceve una mail, l'**oggetto**. Eh già, si chiama oggetto perchè serve a descrivere ciò di cui l'email parla, l'oggetto del messaggio appunto. Non ha quindi senso lasciare il campo in bianco o scrivere cose senza senso tipo "email da tizio:, "comunicazione da sempronio: eccetera, per sapere chi è il mittente dell'email c'è il campo "From: o "Da: oppure indovinate un po', "Mittente:, l'avreste mai detto?! :)